SEO for Hotels

SEO per Hotel: novità e consigli

In questo articolo

 

Ricordi quel detto che “Se il tuo hotel non compare nella prima pagina dei risultati di ricerca di Google (la famosa serp) ha pochissime possibilità di essere trovato”? Ecco, non è un detto. È tutto vero. Se non sei in prima pagina è come se non esistessi. Il tuo lavoro, la tua passione e il tempo che dedichi a far felici i tuoi ospiti, rischiano veramente di vanificarsi.

 

La ricerca organica è un campo in continua e rapida evoluzione. La velocità con cui Google e altri motori di ricerca rilasciano nuove funzionalità complica la vita agli hotel che vogliono pianificare la loro strategia di ricerca da qui a tre mesi. Figuriamoci da qui a un anno. Non per questo devi rinunciare ad una strategia per la tua ricerca organica. Ho detto complicato, non impossibile.

 

Conoscere lo stato attuale della SEO ti aiuterà a capire come stare al passo con questi cambiamenti. Esaminiamo gli impatti di alcune di queste recenti evoluzioni di Google e scopriamo cosa gli albergatori devono aspettarsi dalla SEO per il prossimo anno.

 

Se dovessi essere a digiuno di nozioni sull’argomento, prima di continuare leggi questo breve articolo che racconta l’abc della SEO per Hotel.

 

La ricerca organica per gli hotel – OGGI

Probabilmente è più facile riassumere lo stato attuale della ricerca organica per gli hotel con un semplice test. Quando cerchi un hotel con il tuo smartphone, quanti swip devi fare prima di superare tutti gli annunci sponsorizzati da Google e raggiungere il primo risultato di ricerca organico? Con molta probabilità i risultati di ricerca organici nella prima pagina sono quasi tutti di proprietà di siti come Booking.com, TripAdvisor, Expedia, Trivago e Hotels.com.

 

Ti ricordi come si presentava una pagina dei risultati di ricerca alcuni anni fa?

 

 

Gli annunci a pagamento di Google Adwords erano evidenziati e separati in modo chiaro dai risultati organici. Questo design permetteva agli utenti di ignorare facilmente gli annunci a pagamento. Ma oggi siamo sicuri che le persone distinguano facilmente gli annunci dai risultati organici?

 

Hai presente Google Hotel Ads, per esempio? Lo strumento integrato all’interno della tua scheda Google MyBusiness. In molti non sanno che anche questa è una funzionalità a pagamento (tramite costo per clic, costo per condivisione o commissione).

 

Se un utente effettua una ricerca generica (tipo “hotel a Mestre”) otterrà una lista di hotel, ma se cerca il nome di un hotel specifico, otterrà subito la scheda di quell’hotel a fianco dei risultati organici, da cui potrà visionare tutte le informazioni principali della struttura e prenotare direttamente (attraverso il booking engine dell’hotel, se collegato), oppure tramite le OTA.

 

 

Al giorno d’oggi stiamo notando che la scheda Google MyBusiness riesce a fornire oltre il 50% del traffico organico ai siti ufficiali degli hotel. E questo è stato un cambiamento enorme degli ultimi anni. Dopo aver monitorato per un certo periodo le visite alle inserzioni Google per alcuni hotel, la tendenza è chiara: sempre più utenti mobile fanno clic sul pulsante sito web prima di procedere alla prenotazione del soggiorno. Questa tendenza incrementa il traffico organico.

 

Assicurati, quindi, di gestire in prima persona la tua scheda di Google MyBusiness. Ci sono diversi casi in cui terze parti tentano di dirottare queste inserzioni, cambiando l’URL dell’hotel per conto proprio (tramite un link di affiliazione a Booking.com, o altre OTA), o anche cambiando il numero di telefono. Stai molto attento ai competitor (o agli ospiti infelici) che cercano di sabotare i tuoi sforzi “suggerendo” tatticamente gli aggiornamenti a Google. Se non fai attenzione, potresti accidentalmente approvare queste richieste di modifica errate.

 
Gli ultimi SEO-aggiornamenti di Google per gli Hotel
Negli ultimi anni abbiamo visto numerose novità nei risultati di ricerca di Google: la serp che cambia radicalmente, nuove funzionalità che distraggono i lettori dai risultati di ricerca organici (diminuendo di fatto i clic al sito ufficiale degli hotel), knowledge panel, snippet, AMP e chi più ne ha più ne metta.

 

Esaminiamo alcune di queste nuove funzionalità e vediamo cosa dovrebbero fare gli hotel nei prossimi mesi, per non perdere posizioni importanti.

 

Risultati di ricerca personalizzati e localizzati

I risultati di ricerca personalizzati all’interno di Google sono apparsi più di 10 anni fa. Questa “personalizzazione della ricerca” era basata sulla cronologia delle ricerche precedenti, sugli interessi, sulla posizione, sulle informazioni dei social network e molti altri fattori.

 

Supponiamo di cercare “hotel nel centro di Miami” e fare clic sull’ottavo risultato, una quotazione per YVE Hotel Miami. Se ripetiamo questa ricerca alcune volte, scopriamo che il ranking per l’hotel YVE aumenta. Questo accade perché Google ritiene che sia un risultato più pertinente per la nostra query, dato che abbiamo visitato quel sito diverse volte.

 

Ovviamente il meccanismo è un po’ più complesso, ma l’impatto complessivo è chiaro: Google cerca di offrire all’utente un’esperienza di ricerca più personalizzata. Il cambiamento più incisivo qui è stata la localizzazione dei risultati, che ora è estremamente pertinente considerando l’aumento della ricerca mobile.

 

Google ora offre risultati basati sulla tua posizione. Cerca “ristoranti” su Google e vedrai probabilmente un elenco di ristoranti nelle vicinanze in base a dove stai effettuando la ricerca (a meno che tu non abbia disabilitato l’accesso alla tua posizione nel browser o sul telefono). Ancora una volta, Google sta cercando di capire l’intento di ricerca esatto per fornire un risultato più utile e pertinente.

 

Un consiglio?

Queste modifiche di Google hanno reso molto più difficile posizionare un sito web per singole parole chiave, per cui ti consiglio di concentrarti invece sul posizionamento degli argomenti. Non concentrare tutti i tuoi sforzi SEO per le ricerche “hotel a New York”, ma cerca invece di adattare la tua strategia alle caratteristiche uniche del tuo hotel.

 

Forse il tuo hotel si trova a pochi minuti da una famosa attrazione, o forse è uno dei pochi hotel pet-friendly nella tua città. Ottimizzare per argomenti (distanza da attrazioni, servizi specifici) porterà probabilmente a un miglior posizionamento nella ricerca e ti permetterà anche di convertire più facilmente il visitatore in cliente – nota quanto sia difficile convertire una ricerca tipo “hotel a New York” rispetto ad una ricerca di “hotel pet-friendly vicino al Big Ben”.

 

Grafico della conoscenza

Il Knowledge Graph è stato introdotto da Google nel 2012, inizialmente solo nei mercati di lingua inglese, prima di essere implementato in varie altre lingue. Questa è la “colonna della barra laterale” che si nota sul lato destro durante la ricerca all’interno di Google su un dispositivo desktop o nella parte superiore delle ricerche su dispositivi mobile.

 

 

Lo scopo del Knowledge Graph era chiaro: fornire rapidamente le informazioni agli utenti, senza dover inserire altri siti Web nei risultati di ricerca di Google. Queste informazioni sono ottenute dalla scansione di milioni di siti Web su Internet.

 

Quando cerchi un hotel per nome e posizione, vedrai spesso il Knowledge Graph che mostra il nome ufficiale, il logo, le foto, l’indirizzo, le recensioni, i servizi e molto altro ancora. Alcuni di questi dati sono presi dall’elenco di esercizi commerciali di Google, mentre altri provengono da altre fonti sul web.

 

Un consiglio?

È sempre una buona idea per gli albergatori leggere queste informazioni e verificarne l’accuratezza, onde evitare spiacevoli sorprese.

 

Priorità al Mobile (per davvero)

Lo so, l’abbiamo detto molte altre volte, ma troppe altre volte continuiamo a vedere siti web di strutture ricettive impossibili da visualizzare su uno smartphone. L’indicizzazione nel 2018 sarà mobile-first, quindi tutto il lavoro fatto negli ultimi anni con il tuo sito ufficiale potrebbe svanire nel giro di pochi mesi.

 

Un consiglio?

Adeguati alle direttive del sacro Google. Sito web responsive e mobile friendly.

 

Il progetto AMP

Le Accelerated Mobile Pages sono un progetto annunciato da Google e Twitter nel 2015 per velocizzare l’accesso e il caricamento di contenuti web. Dal punto di vista pratico, le pagine web e gli annunci pubblicati nel formato AMP open-source si caricano immediatamente, dando agli utenti un’esperienza più agevole e più coinvolgente sia su cellulari che su desktop.

 

AMP permette, inoltre, ai siti compatibili e agli ads di apparire sopra i risultati di ricerca “standard”, garantendo quindi performance migliori.

Un consiglio?

Con un posizionamento interessante nelle serp di Google e una User Experience positiva, provare ad implementare AMP sul sito del tuo hotel, potrebbe portare risultati interessanti già nel breve periodo.

 

I Social Media

Questo strumento così attuale, potente e straordinario è strettamente connesso alla tua strategia SEO. L’obiettivo di entrambi è ottenere successo sul web, aumentando prenotazioni e revenue.

 

La creazione di contenuti curati, corretti, utili e di qualità influenza il posizionamento sul web. La pubblicazione di video su Youtube, per esempio, rende possibile posizionarti nei motori di ricerca con keyword rilevanti per la tua attività, oltre ad accrescere la popolarità del tuo brand. O ancora, le immagini condivise su Pinterest sono indicizzate e compaiono nei risultati di ricerca di Google Images.

 

Un consiglio?

Non trascurare la parte social del tuo lavoro. Oltre ad essere divertente, ha ripercussioni positive su tutti i fronti della gestione del tuo hotel, tra cui la SEO. Per gestire al meglio i tuoi social segui la nostra nuova rubrica dedicata!

 

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Scritto da: federica

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