Hotel vs Airbnb

Se il Sito Web del tuo Hotel perde traffico impara da Airbnb

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Tempo di lettura: 6 minuti

 

Il traffico diretto al sito web del tuo hotel è per caso diminuito nell’ultimo periodo? Le ragioni di questo declino potrebbero essere legate alla straordinaria crescita dei siti di sharing come Airbnb e dei suoi principali concorrenti HomeAway e Homelidays.

 

Airbnb, 800 mila annunci in 192 paesi. Terzo portale di prenotazione in Italia per numero di visite dopo TripAdvisor e Booking. Mette in contatto persone di ogni parte del mondo in cerca di un alloggio per brevi periodi, con persone che dispongono di un alloggio extra da affittare. Alloggi, esperienze e luoghi. Tutto in un solo portale. Parola di Airbnb.

 

Non c’è dubbio che i siti di sharing come Airbnb stiano influenzando il business degli hotel, cambiando il modo di viaggiare di milioni di persone di ogni età, genere e provenienza. Ma in che modo lo stanno influenzando? Secondo un nuovo studio condotto da Hitwise le visite mensili ai portali di prenotazione come Airbnb e HomeAway sono cresciute del 70,3% negli ultimi tre anni, mentre il traffico diretto verso i siti web degli hotel è diminuito del 3,6%. E a quanto pare, a pagarne le conseguenze non sono solo le strutture ricettive tradizionali, ma anche le OTA, che negli ultimi tre anni hanno visto diminuire il loro traffico mensile del 7,9%. Sembra incredibile ma i dati non mentono.

 

Quindi Airbnb fa davvero concorrenza agli hotel e sottrae possibili guadagni agli albergatori? Dai risultati delle ricerche sembra proprio di sì. Uno studio condotto dalla Boston University nel 2013 e aggiornato a novembre 2016, The Rise of the Sharing Economy: Estimating the Impact of Airbnb on the Hotel Industry, ha analizzato il mercato alberghiero ed extra-alberghiero di Austin, Texas. Il risultato? L’impatto di Airbnb sui ricavi degli hotel è compreso tra l’8 e il 10%. Queste conclusioni meritano però una precisazione: il portale di affitti sembra infatti incidere in modo più pesante sugli hotel più piccoli, indipendenti, economici e non attrezzati per ospitare i viaggiatori business, rispetto alle grandi catene alberghiere che soffrono meno la concorrenza, in quanto attirano una clientela diversa rispetto a quella di Airbnb. Insomma, sembra proprio che gli hotel più piccoli e indipendenti siano le vittime principali in questa nuova guerra tra alloggi.

 

Cosa possono fare quindi gli hotel?

Per non cedere inutilmente i tuoi guadagni ai portali di affitti la prima cosa da fare è osservare attentamente il comportamento dei viaggiatori e le loro nuove abitudini, che spiegano in parte anche il motivo per cui Airbnb e simili stiano avendo così tanto successo.

 

Sai cosa cercano i viaggiatori prima di arrivare nella tua struttura ricettiva? La maggior parte delle persone che arriva in un sito come Airbnb, per esempio, effettua su Internet delle ricerche preventive specifiche in termini di keyword quali “lago”, “spiaggia”, “casa”, tutte parole che ci fanno pensare che i viaggiatori che scelgono un alloggio su Airbnb siano alla ricerca di una vacanza più autentica e più a contatto con la realtà del luogo in cui vanno, meno business e più leisure. Mentre chi sceglie di prenotare una camera in hotel cerca parole chiave come “resort”, “pacchetti”, “club” ed è quindi più alla ricerca di un soggiorno all inclusive. Non a caso una famosa campagna di Airbnb ha come motto Don’t Go There, Live There.

 

C’è un’altra curiosità. Le donne tendono a dominare la prenotazione delle vacanze e hanno preferenze molto diverse rispetto agli uomini (Hitwise). Esse per esempio sono molto più interessate a prenotare esperienze di viaggio diverse da quelle che scelgono i loro amici, oppure a visitare ogni volta un posto nuovo o ancora a prediligere vacanze in cui le attività sono organizzate ad hoc per loro. I portali di affitti hanno senza dubbio un maggiore appeal per questi aspetti ma questo non vuol dire che le strutture ricettive tradizionali non possano competere.

 

Ecco alcune azioni che puoi mettere subito in pratica per contrastare l’avanzata inarrestabile dei portali di affitti come Airbnb, HomeAway e Homelidays.

 

Segmenta e personalizza

Le differenze tra le preferenze di uomini e donne che abbiamo visto poco fa, sottolineano l’importanza di segmentare il tuo mercato e personalizzare la tua strategia di hotel marketing. La segmentazione ti permette di targetizzare meglio i tuoi clienti, raggruppandoli sulla base dei loro comportamenti, esigenze ed abitudini, in modo da creare dei gruppi omogenei, ognuno dei quali sarà formato da persone interessate ad uno stesso tipo di alloggio, servizio o evento che promuovi. Questo ti permetterà di personalizzare la tua strategia di marketing, aumentando così il coinvolgimento dei tuoi futuri ospiti: i contenuti dei tuoi messaggi e delle tue campagne saranno creati ad hoc e saranno inviati solo alle persone interessate a ricevere proprio quel servizio o quel pacchetto, senza rischiare di annoiare o di essere cestinati all’istante.

 

Metti un focus sulla Customer Experience

Tieni conto che oggi l’esperienza complessiva della vacanza è per i tuoi ospiti molto preziosa. Ormai quando viaggiamo non cerchiamo più solo un posto in cui dormire, ma andiamo oltre: cerchiamo un posto in cui dormire che ci trasmetta un’emozione positiva, che ci stupisca, che ci accolga, che ci faccia sentire fortunati ad essere proprio lì. Oggi, con la concorrenza spietata di OTA, metamotori e delle altre strutture ricettive, quello che fa la differenza sono proprio i dettagli. Quindi se anche non sei in grado di offrire la stessa varietà di sistemazioni che offre Airbnb, cosa ovviamente impensabile, puoi comunque cercare di far vivere al tuo ospite un’esperienza unica e personalizzata.

 

Non dimenticare la User Experience

La user experience e il web design di Airbnb hanno decretato gran parte del suo successo. Noi non ci stanchiamo mai di ripeterlo: regala ai tuoi utenti un’esperienza di navigazione piacevole sul sito del tuo hotel e i tuoi utenti ti premieranno. Ecco, Airbnb ne è la prova. Per farti un’idea di cosa intendiamo con “esperienza di navigazione piacevole”, vediamo alcuni elementi su cui ha puntato il sito web di Airbnb e impariamo da lui:

  • Sito foto-centrico. Immagini grandi e di qualità hanno un potere di coinvolgimento enorme sugli utenti (la compagnia americana è talmente convinta di questo tanto da offrire a tutti i suoi affittuari il servizio fotografico professionale gratuito)
  • Presenza di una mappa gigante per localizzare subito tutti gli alloggi e possibilità di filtrare i risultati in base alla fascia di prezzo
  • Guide utili sui luoghi di interesse vicini all’alloggio scelto. Fornire ai tuoi futuri ospiti delle informazioni sulla città e sul quartiere nel quale soggiorneranno riscuote sempre un grande successo
  • Ottimo uso delle recensioni. Ricordati che chi viaggia si fida più del parere di altri viaggiatori e cerca continue conferme che quell’alloggio sia la scelta giusta
  • Sito web nel complesso pulito, intuitivo e dotato di un sistema per il booking a prova di viaggiatore impaziente ed esigente.

 

Dai ai tuoi ospiti quello che Airbnb non può offrire

Servizi e pacchetti attività. Palestra, spa, piscina, sale conferenze. Quale alloggio privato può offrirti tutto questo? La maggior parte dei viaggiatori business, per farti un esempio, continuerà a preferire gli hotel, dotati di sale per convegni, riunioni di lavoro e tutte le attrezzature ad hoc.

 

Possibilità di cenare. È inutile negarlo ma a tutti noi sarà capitato diverse volte di arrivare tardi in albergo per il check-in e sperare di trovare al suo interno un ristorante per cena. Soprattutto le persone che viaggiano per affari preferiscono cenare senza dover necessariamente uscire a cercare un ristorante. Quindi il fatto che molti hotel possano offrire il ristorante interno, il bar e il servizio in camera, è ancora apprezzato e ricercato da molti viaggiatori.

 

Comodità. A volte quando andiamo in vacanza non vogliamo pensare proprio a niente e ci piace essere serviti e riveriti. Trovare il letto rifatto la sera, la stanza pulita e in ordine è una bella coccola. La comodità degli hotel sta poi nel fatto che è spesso possibile effettuare il check-in 24 ore su 24 e avere il concierge sempre pronto ad aiutarci.

 

Ogni struttura ricettiva ha molto da imparare dai successi dei più grandi, non molto tempo fa abbiamo spiato le mosse delle OTA per imparare dalle loro strategie e ve l’abbiamo raccontato in questo articolo. Oggi abbiamo voluto fare un passo avanti e studiare un altro gigante delle prenotazioni online. Airbnb, che ti insegna ad adottare i principi di web design per migliorare l’estetica e l’usabilità del tuo sito web e fare del tuo booking engine uno dei tuoi più grandi punti di forza.

 

Noi di MyComp possiamo aiutarti ad applicare queste strategie per migliorare il tuo sistema di prenotazione, il tuo sito web e far crescere così il fatturato della tua struttura ricettiva.

 

 

Scritto da: federica

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