Il turismo è un settore a cui è stata dedicata particolare attenzione nel pacchetto di investimenti e riforme messo in campo dall’Italia che, in accordo con la più ampia strategia europea, si pone l’obiettivo di far fronte alla crisi pandemica che tuttora stiamo affrontando.
Tra i tanti interventi dedicati al turismo, uno in particolare riguarda il fondo per la competitività delle imprese turistiche anche conosciuto come Superbonus hotel.
Lo scopo è quello di migliorare la qualità dell’offerta ricettiva in Italia, in linea con quanto stabilito all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che prevede il Miglioramento delle infrastrutture di ricettività attraverso lo strumento del Tax Credit.
Per questo specifico obiettivo, sono state previste due tipologie di misure:
- un contributo sotto forma di credito d’imposta fino all’80%
- un contributo a fondo perduto non superiore al 50%
Entità dei fondi stanziati
L’entità delle risorse messe a disposizione per gli incentivi alle strutture ricettive ammonta a 500 milioni di euro, così ripartiti:
– 100 milioni di euro per il 2022
– 180 milioni di euro per il 2023
– 180 milioni di euro per il 2024
– 40 milioni di euro per il 2025
Soggetti beneficiari
I soggetti beneficiari dei contributi sono individuati in:
- imprese alberghiere,
- imprese che esercitano attività agrituristica,
- imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta,
- imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici inclusi i parchi acquatici e faunistici.
Gli strumenti finanziari: tipologie di contributi
Lo strumento finanziario previsto include due tipologie di contributi:
1. Credito d’imposta fino all’80% delle spese sostenute per gli interventi fino al 31 dicembre 2024;
2. Contributo a fondo perduto, non superiore al 50% delle spese sostenute per gli stessi interventi realizzati fino al 31 dicembre 2024. Inoltre, si può usufruire del contributo a fondo perduto fino a 40.000€ indipendentemente dal credito d’imposta. Il contributo può essere aumentato cumulativamente nei seguenti casi:
– fino a ulteriori 30.000€ se l’intervento prevede una parte di spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture ricettive in chiave tecnologica ed energetica per almeno il 15% dell’importo totale dell’intervento,
– fino a ulteriori 20.000€ per l’imprenditoria femminile e giovanile,
– fino a ulteriori 10.000€ per le imprese la cui sede operativa si trova in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Interventi e spese ammissibili
Le aree di intervento individuate sono:
- interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica
- interventi di eliminazione delle barriere architettoniche
- realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali
- interventi di digitalizzazione
Le spese ammissibili sono state successivamente pubblicate dal Ministero del Turismo.
Modalità di accesso
Gli incentivi vengono erogati secondo l’ordine cronologico delle domande, secondo i limiti di spesa stabiliti per ciascun anno dal decreto. Vi è una riserva del 50% dedicata agli interventi destinati alla riqualificazione energetica.
Come da avviso del Ministero del Turismo dal 21/02/2021 sul sito di Invitalia sarà possibile accedere alla sezione informativa dell’incentivo, scaricare il facsimile della domanda, la guida alla compilazione e tutta la modulistica. A partire dal 28/02/2021 alle ore 12:00 sarà poi possibile effettuare l’accesso alla piattaforma per inviare la domanda.
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