1. Introduzione: perché Google Ads può salvare il tuo brand
Immagina questo: un potenziale cliente digita su Google il nome esatto del tuo hotel, magari consigliato da un amico o dopo aver visto una foto su Instagram. Sta cercando te, non un altro. Eppure… clicca su Booking, Expedia o – peggio – su un tuo competitor. Com’è possibile?
È il gioco invisibile delle keyword branded su Google Ads, e se non lo stai giocando tu, qualcun altro lo sta facendo al posto tuo.
Molti albergatori esitano quando sentono “pagare per apparire sul proprio nome”. Ma la verità è che non si tratta di una spesa inutile, bensì di un investimento strategico per difendere il tuo spazio digitale, aumentare le prenotazioni dirette e tagliare fuori le commissioni delle OTA.
Questo articolo è una guida concreta per capire:
- Perché dovresti “comprare” il tuo stesso nome su Google;
- Cosa succede quando non lo fai;
- Come strutturare una campagna Google Ads efficace ed economica per massimizzare il Share of Voice (SOV) del tuo hotel.
Spoiler: ti sorprenderà quanto poco costa e quanto rende.
2. Che cos’è una campagna su keyword di brand e perché è diversa
Una campagna Google Ads su keyword di brand è una strategia pubblicitaria che ti permette di comparire in cima ai risultati sponsorizzati quando qualcuno cerca il nome specifico della tua struttura ricettiva.
Facciamo un esempio concreto:
Se gestisci l’“Hotel Excelsior Milano”, vuoi assicurarti che chi cerca “Hotel Excelsior Milano” su Google veda te come primo risultato. Non Booking. Non Trivago. Non un hotel concorrente con un nome simile.
Questa tipologia di keyword – chiamata “branded keyword” – ha caratteristiche ben precise:
- Basso costo per clic (CPC): poiché il nome del tuo hotel ha una rilevanza altissima per te, Google premia il tuo annuncio con costi molto bassi.
- Altissimo tasso di clic (CTR): chi cerca il tuo nome è già nella fase finale del funnel. È pronto a prenotare. Non devi convincerlo, devi solo farti trovare.
- Alta conversione: il traffico branded è il più qualificato che tu possa ottenere online.
Ecco perché le campagne branded sono diverse da quelle generiche come “hotel 4 stelle a Milano”: non stai cercando nuovi clienti, stai recuperando i tuoi – amici, parenti, clienti abituali o chi ha già sentito parlare di te.
In altre parole, non è marketing, è protezione del tuo capitale reputazionale.
3. Chi sta intercettando il traffico col tuo nome? OTA, competitor, meta-motori
Se non stai facendo tu una campagna Google Ads sul nome del tuo hotel, c’è un’alta probabilità che qualcun altro lo stia facendo al posto tuo. E quel “qualcun altro” spesso ha in mente un solo obiettivo: prendere una commissione sulla tua prenotazione.
Esempio pratico:
Cerca su Google il nome esatto del tuo hotel. Se il primo risultato sponsorizzato è Booking.com, Expedia, Trivago o un’altra OTA, e magari il tuo sito ufficiale compare solo sotto – o peggio, non compare affatto – hai appena perso una prenotazione diretta.
Screenshot ideale da usare (per il tuo blog o sito):
Una ricerca “Hotel Excelsior Milano” dove il primo annuncio è Booking con dicitura “Miglior prezzo garantito”, seguito da altri aggregatori… e solo in terza posizione il sito ufficiale dell’hotel.
Ma non ci sono solo le OTA:
- Meta-motori come Trivago o Google Hotel Ads spesso comprano il tuo nome per “offrire opzioni”, ma di fatto spingono verso portali partner (a pagamento).
- Concorrenti locali talvolta usano keyword simili per intercettare distrattamente chi cerca il tuo hotel.
- Agenzie turistiche e blog ottimizzano i loro contenuti per scalare posizioni anche con il tuo brand nel titolo, solo per monetizzare.
Il risultato?
Ogni clic che non arriva a te, ti costa.
E ti costa molto di più della cifra necessaria per attivare una piccola campagna Google Ads difensiva.
Il problema di fondo: perdita di SOV
SOV, o Share of Voice, è la tua quota di visibilità su Google per una keyword specifica. Se ci sono 1.000 ricerche al mese per il nome del tuo hotel, e tu appari solo nel 40% dei casi… stai perdendo 600 potenziali prenotazioni dirette.
E sai qual è l’aspetto più ironico?
Quel cliente voleva già te. Ma tu non eri lì a rispondergli.

4. I numeri parlano chiaro: ROI, CPC bassi, CTR altissimi
Mettiamo da parte la teoria: vediamo cosa dicono i dati reali sulle campagne Google Ads per keyword di brand nel settore alberghiero in Italia.
Fonte dei dati: analisi media su oltre 100 strutture ricettive italiane tra hotel indipendenti, boutique hotel e catene locali (2023–2024).
Costo per clic (CPC): sorprendentemente basso
Il CPC medio per keyword branded come “Hotel Firenze Centro Rosa Blu” o “Resort Villa del Lago Garda” è di circa:
- €0,10 – €0,25 per clic (contro €0,80 – €2,00 delle keyword generiche tipo “hotel 4 stelle Firenze”).
Perché così basso?
– Google riconosce che il tuo sito è altamente rilevante per quella ricerca, quindi ti premia.
– Hai pochissimi concorrenti diretti per quella keyword, quindi l’asta pubblicitaria non si alza.
CTR (click-through rate): uno dei più alti
I CTR medi su queste campagne arrivano facilmente al:
- 25% – 45%
Per confronto, i CTR medi delle campagne generiche sono spesso sotto il 10%.
Perché così alto?
– Chi cerca il tuo nome è già convinto.
– L’annuncio ha senso, è rilevante, e il cliente vuole solo cliccare e prenotare.
Conversione e qualità del traffico: top
Chi clicca su un annuncio branded:
- Ha già deciso che vuole te.
- È spesso un cliente abituale, un referral da amici/familiari, oppure un visitatore che ti ha già visto su Instagram, Google Maps, Booking, ecc.
- Tende a prenotare direttamente, perché si fida di più del sito ufficiale.
Le conversioni medie sui siti degli hotel, quando il traffico arriva da keyword branded con landing ottimizzata, superano spesso il 5–7% (contro 1–2% di altre campagne search generiche).
ROI: impressionante
Facciamo un esempio reale:
- Spendi €100 in una campagna branded.
- Ottieni 400 clic qualificati.
- Con un tasso di conversione del 5%, ottieni 20 prenotazioni.
- Se la prenotazione media vale €150, hai generato €3.000 di fatturato diretto.
ROI = 2900%
Senza contare che non hai pagato commissioni ad OTA o intermediari.
In sintesi:
Pagare per apparire sul tuo nome non è una spesa, è un’assicurazione sulla tua visibilità.
E i numeri ti dicono che è una delle campagne più intelligenti da attivare.
5. Come impostare una campagna efficace sulle keyword di brand
Hai capito perché è importante. Ora vediamo come si fa. Impostare una campagna Google Ads per le keyword di brand del tuo hotel non richiede un budget enorme, né competenze da agenzia. Ma serve precisione e strategia.
1. Definisci le keyword branded giuste
Non limitarti al nome ufficiale. Ecco un mix consigliato:
- “Hotel Excelsior Milano”
- “Excelsior Milano hotel”
- “Hotel Excelsior centro Milano”
- “Excelsior Milano numero di telefono”
- “Excelsior Milano sito ufficiale”
- Inserisci anche le varianti con errori comuni di digitazione o abbreviazioni.
- Usa il match phrase o exact, per evitare clic non rilevanti.
2. Imposta un budget minimo, ma costante
La buona notizia? Non servono migliaia di euro. Una campagna branded può iniziare con:
- €5–15 al giorno, a seconda del volume di ricerca del tuo brand
- Obiettivo: coprire il 100% delle ricerche del tuo nome
Tip: se Google mostra la dicitura “budget limitato”, alza leggermente il tetto per mantenere la visibilità totale.
3. Crea annunci semplici, chiari e rassicuranti
Esempio di copy vincente:
Titolo 1: Hotel Excelsior Milano | Sito Ufficiale
Titolo 2: Prenota al Miglior Prezzo Garantito
Descrizione: Prenota direttamente sul sito ufficiale. Offerte esclusive, cancellazione gratuita, senza commissioni OTA.
URL visibile: www.excelsiormilano.it
Risultato finale?
Una campagna semplice, economica, sempre attiva, che lavora per te anche mentre dormi… e protegge ciò che è tuo: il tuo brand.

6. Errori da evitare: lasciare spazio agli altri, targeting errato, mancanza di monitoraggio
Anche la miglior campagna può fallire se commetti uno di questi errori. Vediamoli uno per uno:
Non attivare la campagna: lasciare spazio alle OTA (e agli altri)
È l’errore più grande, e purtroppo ancora comune.
“Perché dovrei pagare per il mio nome? Tanto sono già primo nei risultati organici…”
Vero, ma solo finché qualcun altro non decide di acquistare il tuo nome. E credimi: lo fanno, eccome.
Se lasci la tua keyword scoperta:
- Booking, Expedia e compagnia bella si piazzeranno sopra di te.
- Pagherai commissioni per clienti che volevano già te.
- Perderai il controllo sulla narrativa e sulla fiducia del cliente.
Offerte (bid) troppo basse
Un altro errore è settare un CPC troppo basso, pensando di risparmiare.
Risultato? Il tuo annuncio non viene mostrato, oppure appare solo in certe fasce orarie, lasciando spazio agli altri.
Soluzione:
- Controlla regolarmente la colonna “Quota impressioni persa (budget)” su Google Ads.
- Se è sopra il 10–15%, aumenta leggermente il budget o il bid.
Testi degli annunci generici o poco curati
Testi vaghi o standardizzati come “Prenota ora il tuo hotel” non fanno la differenza. Il cliente cerca te, quindi diglielo chiaramente.
Ricorda di:
- Usare il nome del brand nel titolo.
- Includere un chiaro invito all’azione.
- Menzionare benefici esclusivi della prenotazione diretta.
Non monitorare i risultati (e non ottimizzare)
Una campagna “lanciata e dimenticata” può funzionare per un po’, ma non a lungo.
Cosa dovresti controllare almeno 1 volta al mese:
- CTR (deve stare sopra il 20%)
- Conversion rate (dovrebbe essere >4–5%)
- Quota impressioni (puntare al 100%)
- Costo per conversione
Usa strumenti come:
- Google Ads
- Google Analytics 4
- Report delle conversioni da Booking Engine (o CRM se disponibile)
Landing page poco efficace
Anche con l’annuncio perfetto, se il cliente arriva su una pagina lenta, confusa o non ottimizzata mobile, abbandona in pochi secondi.
La tua landing deve:
- Caricarsi in <3 secondi
- Avere un chiaro pulsante di prenotazione
- Essere mobile responsive
- Comunicare fiducia e valore (es. recensioni, icone, foto realistiche)
“La pubblicità non è un costo. È un costo solo quando è fatta male.”
— Anonimo, ma saggio.
7. Il tuo brand ti appartiene. Ma devi difenderlo (e investirci)
Nel mondo digitale, la proprietà del brand non è automatica. Anche se il nome dell’hotel è il tuo, su Google chi lo presidia vince. E troppo spesso a vincere… non sei tu.
Ecco cosa abbiamo imparato:
- Le campagne Google Ads sulle keyword branded costano poco
- Hanno CTR altissimi, perché intercettano un pubblico già convinto
- Aumentano le prenotazioni dirette, riducendo la dipendenza dalle OTA
- Ti permettono di controllare il messaggio, il prezzo, il tono e l’esperienza utente
- Ti proteggono da concorrenti, OTA e motori di metaricerca che vogliono sfruttare il tuo nome
Insomma, non è una spesa pubblicitaria, è un investimento in visibilità e libertà.
Il dato chiave da ricordare: se ci sono 1.000 ricerche al mese per il nome del tuo hotel, devi essere visibile in tutte e 1.000. Qualsiasi quota inferiore significa traffico e clienti persi.
Cosa fare adesso?
Ecco un semplice piano d’azione in 3 step:
- Fai una ricerca su Google con il nome esatto del tuo hotel.
➤ Vedi chi appare per primo. Se non sei tu… è il momento di reagire. - Analizza il tuo share of voice attuale su Google Ads.
➤ Se sei sotto il 100%, valuta un aumento di bid o budget. - Crea (o ottimizza) la tua campagna branded.
➤ Bastano 30 minuti. E puoi partire anche con €5 al giorno.
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FAQ – Domande frequenti sulle campagne Google Ads per keyword di brand
Devo davvero pagare per il mio nome?
Sì, se vuoi essere sicuro di comparire in cima ai risultati. Anche se il tuo sito è ben posizionato organicamente, gli annunci sponsorizzati delle OTA o dei competitor possono comunque apparire prima di te. La tua presenza a pagamento protegge la tua visibilità e il tuo margine.
Quanto devo spendere al mese?
Dipende dal volume di ricerca del tuo brand, ma in media bastano €60–300 al mese per coprire tutte le ricerche. È una delle campagne più economiche e profittevoli che puoi attivare.
Posso farlo da solo o serve un’agenzia?
Puoi farlo in autonomia se hai familiarità con Google Ads, ma per ottenere il massimo – in termini di targeting, copywriting e ottimizzazione – una consulenza professionale ti può aiutare a partire con il piede giusto e risparmiare tempo (e soldi).
Funziona anche per hotel stagionali?
Assolutamente sì. Anzi, per le strutture stagionali è fondamentale massimizzare la visibilità nei mesi chiave. Puoi attivare le campagne solo nei periodi in cui sei aperto, ottimizzando il budget su base mensile o settimanale.
Posso fermare la campagna quando voglio?
Sì, le campagne Google Ads sono totalmente flessibili. Puoi pausarle, modificarle o riattivarle in base alle tue esigenze operative e di budget.
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